28 Ottobre/2 Novembre 2022 – Esercizi Spirituali “Dalle Frontiere” tra formazione e informazione

Testimonianza di Catia e Stefania sugli Esercizi Spirituali “Dalle Frontiere” per le persone LGBT+, i loro genitori e gli operatori pastorali (Bologna, 28 ottobre/2 novembre 2022)

Non so più cosa ci siamo dette prima di iscriverci, ma so cosa pensiamo adesso. Siamo tornate a Torino in preda a mille emozioni, con qualche certezza in più e con alcune domande che hanno già dato un nuovo impulso alla nostra vita spirituale.

Perché una coppia di lunga data soddisfatta e in cammino decide di partecipare agli Esercizi Spirituali “Dalle Frontiere” a Bologna dal 28 ottobre al 2 novembre?

Partendo dalla vita di parrocchia, siamo riuscite ad allargare i nostri orizzonti e a sperimentare anche un modo diverso di pregare. A noi che piace chiacchierare e che anche per lavoro parliamo molto, abbiamo apprezzato la possibilità di trovare il silenzio e l’abbraccio del Padre in questo silenzio cercato, conquistato, riappacificante e vivificante.

La meditazione, la contemplazione e il rilassamento guidati da padre Pino sono stati una piacevole scoperta, però quello che non ci aspettavamo è il turbinio di emozioni scaturite dall’incontro con persone e realtà magnifiche, commoventi, feconde e significative.

La stanchezza finale è un risultato inaspettato, ma gradevole perché frutto di emozioni condivise che ci hanno sopraffatte e che non è possibile spiegare fino in fondo a chi non le ha vissute.

L’incontro con figure differenti ha completato il quadro in modo eccellente: operatori pastorali, genitori e persone lgbt+ come noi ci hanno mostrato il mondo che vorremmo, la quotidianità a cui aspiriamo.

Il fatto di aver percorso strade diverse e di avere cammini differenti e poterci confrontare ci ha arricchito e spronato a proporre sia nel nostro gruppo Il Pozzo di Sicar di Torino che nella nostra parrocchia, nuove strade da percorrere nella quotidianità con un entusiasmo maggiore sapendo anche di poter contare sull’aiuto di nuovi amici.

Portiamo nel cuore tutti i partecipanti anche se è mancato il tempo per approfondire la conoscenza con ciascuno in modo soddisfacente.

Qualcuno ci ha particolarmente rapito il cuore per l’amore e l’entusiasmo non scalfito dalle difficoltà, altri ci hanno fatto riflettere perché diversi da noi, ma la fede trovata in tutti è stata entusiasmante ed è stato bello capirsi al volo e avere argomenti e passioni in comune.

L’evidente bisogno condiviso dell’abbraccio e gli abbracci che in effetti ci siamo scambiati sono il segno dell’unione fraterna che abbiamo portato con noi nella nostra quotidianità. Noi che siamo abituate a stare fra noi, appena ritornate a casa abbiamo sentito la mancanza dei compagni di viaggio e del luogo appena lasciato. Ci ha consolato il saperli vicini, i messaggi della chat e la certezza che ci rivedremo.